Nell'estate del 1985, il film Beat Street viene distribuito nei cinema della Germania Est. Diventa un grande successo e segna l'inizio di una cultura giovanile hip hop nella DDR. La popolarità della breakdance, ma anche dei graffiti come elemento dell'hip hop, è inarrestabile. Tuttavia, una scena di graffiti che formava crew e spruzzava per le strade si è formata solo dopo la caduta del Muro. Negli anni '90 Marzahn e Hellersdorf offrivano le condizioni perfette: Le innumerevoli superfici di cemento grigio e una gioventù in strada alla ricerca di prospettive e identità.

Cosa c'è dietro questa cultura giovanile? Cosa spingeva e spinge tuttora i giovani a occupare lo spazio pubblico in modo più o meno illegale? Come lo Stato e la società hanno affrontato il problema in tempi diversi? I graffiti sono politici? Arte o vandalismo?

La mostra racconta la storia di questa cultura giovanile, che da decenni suscita emozioni, e spiega i concetti chiave dei graffiti. La presentazione si concentra sui numerosi graffiti che all'epoca venivano spruzzati sui muri, lungo le linee ferroviarie e sui treni. È esposto anche un muro di graffiti realizzato appositamente per questa mostra. Gli attori della scena dicono la loro in testi, stazioni audio e video, e oggetti originali riportano in vita lo zeitgeist degli anni '90. I visitatori sono invitati a esprimere le loro opinioni sui graffiti e a diventare essi stessi artisticamente attivi. Per la prima volta in una mostra, il District Museum fornisce anche testi in lingua di facile lettura e video nel linguaggio dei segni.

Autori della mostra: Annika Hirsekorn, Niko Dierchen

Il progetto è finanziato dal Bezirkskulturfonds.