Berlino è in continua evoluzione. Anche la scena artistica della città si reinventa continuamente. Questa storia movimentata - dall'inizio del modernismo intorno al 1900 agli anni '80 - è il tema della nostra mostra permanente "Arte a Berlino 1880-1980". La collezione della Berlinische Galerie è presentata su oltre 1000 metri quadrati. Tra le circa 250 opere esposte vi sono lavori di pittura, grafica, fotografia, architettura e archivi raramente o mai esposti prima. La visita è un viaggio attraverso Berlino in 17 capitoli: L'Impero tedesco, la Repubblica di Weimar, la dittatura nazionalsocialista, il nuovo inizio dopo il 1945, la Guerra fredda nella città divisa e i concetti sociali e di stile di vita alternativi che si sono sviluppati all'ombra del Muro a Est e a Ovest. A Berlino Est si sviluppò una scena culturale alternativa a partire dalla fine degli anni Settanta. Contemporaneamente, a Berlino Ovest, le opere aggressive della Neue Wilde attirarono l'attenzione internazionale sulla città divisa.

Arti visive
Le principali opere di arte visiva comprendono dipinti e sculture di grandi artisti come Max Liebermann, Max Beckmann, Otto Dix, Naum Gabo e Wolf Vostell. Sono presenti anche opere di rappresentanti meno noti dell'Impressionismo, dell'Espressionismo, dell'avanguardia dell'Europa dell'Est, della Nuova Oggettività, dell'Art Informel e della pittura figurativa degli anni Sessanta e Settanta. Un'attenzione particolare è rivolta agli artisti caduti nell'oblio a causa delle due guerre mondiali e in particolare della repressione dell'arte e degli artisti sotto il regime nazionalsocialista, come Felix Nussbaum, Hannah Höch e Werner Heldt.

Fotografia
Il Landesmuseum possiede una delle più importanti collezioni di fotografia artistica della Germania. Mostra il contributo di Berlino allo sviluppo del mezzo fotografico dal 1900 al 1980 circa: la fotografia di strada intorno al 1900 (Heinrich Zille), la fotografia d'arte che emerge nello stesso periodo (Nikola Perscheid, Rudolf Dührkopp), la fotografia modernista degli anni '20 (Raoul Hausmann, Fritz Brill, Alexander Rodtschenko), la fotografia giornalistica dell'epoca (Erich Salomon), le immagini di propaganda del nazionalsocialismo della rivista "Volk und Welt", la fotografia del dopoguerra, la fotografia astratta e soggettiva degli anni Cinquanta (Fritz Kühn) e la nuova fotografia d'autore degli anni Settanta (Michael Schmidt).

Grafica
Ampie collezioni di Dada (Hannah Höch, tra gli altri), Nuova Oggettività (Jeanne Mammen, Gertrude Sandmann) e arte dopo il 1945 (Hans Uhlmann, Werner Heldt) sono i punti focali della Collezione di Grafica. Mentre le opere di Hannah Höch si possono attualmente ammirare nella mostra speciale Dada Africa e una grande mostra su Jeanne Mammen è in preparazione per il 2017, le opere di Gertrude Sandmann e Hans Uhlmann fanno luce sugli anni difficili tra il 1933 e il 1945 e i disegni di Werner Heldt sul risveglio malinconico dopo il 1945.

Archivi d'artista
Cataloghi, riviste, fotografie storiche e documenti del commercio d'arte provenienti dagli archivi d'artista del museo sono utilizzati per tracciare le prime modalità di comunicazione dell'arte moderna. Partendo dalle mostre pionieristiche della Secessione di Berlino, la mostra abbraccia il periodo fino al risveglio rivoluzionario della Repubblica di Weimar. Si scoprono strategie innovative come le cartoline di artisti e opere d'arte pubblicate da Herwarth Walden per la sua galleria Der Sturm e le guide alle mostre del Gruppo di Novembre, che intendevano rivolgersi a un nuovo pubblico.