Dopo la caduta del Muro di Berlino, Prenzlauer Berg è diventato un luogo di ispirazione per una scena culturale variegata. Artisti e fotografi di lunga data si mescolarono con i nuovi arrivati nella sottocultura provenienti da Berlino Ovest, dai nuovi e vecchi Stati federali, nonché con creativi tedeschi e stranieri. Insieme hanno sperimentato nuove forme di pratica artistica e di vita e lavoro comune. Gli edifici sfitti offrivano spazi temporaneamente liberi per una varietà di usi culturali.

Nel 1992, l'Ufficio Culturale di Prenzlauer Berg ha creato un nuovo e speciale mezzo di informazione e presentazione sotto forma di SEITENFLÜGEL. Questo calendario culturale e di eventi, pubblicato sotto forma di poster, combinava un motivo fotografico sul fronte con l'annuncio di eventi culturali prevalentemente comunali sul retro.

Oltre ad annunciare eventi culturali di vario genere, dalla musica al teatro, alle mostre, agli eventi socio-culturali, alle letture e alle discussioni, il SEITENFLÜGEL creava anche una galleria mensile di fotografia contemporanea.

Le foto, selezionate da una giuria, rappresentano uno spaccato unico del lavoro fotografico e presentano motivi giornalistici, documentaristici e artistici. Si distinguono da un lato per l'alta qualità fotografica e dall'altro per il loro valore di documento della storia contemporanea. I molteplici sconvolgimenti di una società e la trasformazione di una città diventano così visibili.

La mostra, ideata dalla fotografa e curatrice Christine Kisorsy, presenta per la prima volta tutti gli anni con un totale di 67 motivi fotografici e mostra uno spaccato unico del lavoro fotografico tra la caduta del Muro e l'inizio del millennio. L'architettura della mostra si ispira alla caratteristica "forma a zig-zag" di un volantino piegato e la utilizza come elemento di design.

Le interviste filmate con i fotografi selezionati forniscono ulteriori informazioni sul loro lavoro. Inoltre, la mostra visualizza luoghi selezionati a Prenzlauer Berg negli anni '90, compresi gli spazi della scena indipendente, della cultura dei club e della comunità queer. Molti di questi luoghi, oggi già scomparsi, hanno plasmato l'identità culturale e sociale del quartiere.

Una selezione curata di volantini contemporanei della collezione FLYER SOZIOTOPE e i testi di accompagnamento della mostra, scritti dalla giornalista culturale Claudia Wahjudi e dall'operatrice di club Pamela Schobeß, riportano i visitatori della mostra a Prenzlauer Berg negli anni Novanta.

Sostenuta dal Bezirkskulturfonds.